La stessa cosa che ho detto sui corsi digitali, vale per i social media in generale.
Tutti dovremmo consumarli in modo più intenzionale, in modo da servicene, piuttosto che servirli.
Perchè?
La soglia di attenzione è sempre più bassa e la distrazione perenne.
Per questo sarebbe utile non starci non più di mezz’ora al giorno (la media attuale, secondo alcune ricerche è di tre ore)
Meglio ancora se utilizzati solo per motivi di promozione, anche se ho un conflitto in tal senso. Non si tratta di spendere soldi, ma di dare carburante a un sistema malato.
Un sistema che ti imprigiona là dentro.
Perché sei osservato in tutto quello che fai sui social e proprio grazie a questo si possono creare delle inserzioni efficaci. Tutto viene tracciato e il remarketing funziona, se fatto bene.
Ma la privacy? Certo, ci sono persone che vogliono davvero aiutare, ma c’è anche gente senza scrupoli che vende robaccia se non qualche truffa.
Per esempio gente che ti dice puoi guadagnare in un giorno lo stipendio di un anno (è un ads che ho appena visto)
Il mio conflitto interiore si espande anche su Google e Amazon, insomma sui colossi del web, che ormai hanno monopolizzato l’attenzione e ridotto milioni di persone a diventare sempre più inconsapevoli e stupide.
Cercherò di usare questi strumenti solo per portare persone dalla mia parte. Si tratterà ovviamente di una minoranza che vuole fare qualcosa di utile per gli altri, piuttosto di gente persa nei video scemi e nelle polemiche.
Il mio seguace/avatar o cliente ideale non è chi vuole fare il content creator (che non vuol dire nulla),ma essere piuttosto un creatore indipendente, un solopreneur con un proprio sito ed un sistema di email marketing.
A me i social non piacciono anche per la censura, per i ban indiscriminati e per la mancanza di libertà di pensiero.
Voglio avere io il potere di dire quello che voglio sul mio blog. Per questo bisogna possedere la propria piattaforma.
Inoltre sui social si creano delle polarizzazioni, vere e proprie tifoserie che si danno insulti a vicenda, e questo a lungo andare fa male alla salute mentale.
Questi social sono stati progettati per tenerti incollato ed usano le scoperte in ambito neuroscientifico contro le stesse persone per raggiungere i loro obiettivi di guadagno.
Complottismo? No, la semplice realtà che più paghi per le inserzioni più questi strumenti guadagnano e per farlo devono fare in modo che la gente non esca ma da quel recinto. Come topi da laboratorio.
I social media possono diventare una vera e propria droga. Del resto ci sono diversi documentari che ne parlano, a partire da The social dilemma (niente link a Netflix, del resto anche loro vogliono ingabbiare il tuo tempo con serie ridicole)
Per non parlare dei danni di Instagram per le giovani ragazze, costrette a continui paragoni che causano bassa autostima e a volte persino suicidio.
Non voglio fare un discorso moralistico, ma di diventare più consapevoli di questi strumenti e distaccarsene il prima possibile.
Perché il funzionamento malato è questo: se qualcuno non mette mi piace a un post Facebook e non commenta cominciamo a pensare di non valere nulla o di non essere considerati o persino amati dalle persone che ci conoscono e magari vivono pure in casa con noi.
Allora facciamo di tutto per ottenere l’attenzione.
E tutto questo solo per dei like facili, mentre la nostra vita si perde in azioni inutili per il nostro benessere, solo scarica di dopamina che ci dà un sollievo momentaneo e poi di nuovo nel ciclo della dipendenza.
Bisogna invece pensare ai propri obiettivi e non consumare tutti questi contenuti del tutto irrilevanti.
Imparare a creare valore a poche persone selezionate, che non si accontentano di scrollare sul divano i video challenge più idioti su Tik Tok.
Del resto c’è chi ha già dato 10 motivi per eliminare i tuoi account social come Jaron Lanier. (ma non ti linkerò il suo libro su Amazon, anche se potrei guadagnarci una commissione, non mi interessa)
La soluzione al problema dei social media?
Dal punto di vista personale potresti decidere di non usare più nessun social. Del resto l’umanità ne ha fatto a meno per millenni. Pensare che sia indispensabile è una stortura mentale, anzi un condizionamento indotto.
In ogni caso se decidi di restare fai queste cose che ho fatto anche io:
- Ho spento le notifiche perché non voglio essere interrotto mentre sto facendo altre cose. Le notifiche sono create apposta per creare curiosità, quindi evitale del tutto.
- Ho eliminato le app social dal telefono, tutte. Cosi se voglio usare qualche social sono costretto ad utilizzare il portatile, quindi per un periodo di tempo limitato, mentre con un cellulare manco te ne accorgi del tempo che passa…
- Se proprio devi andare su Facebook, aggiorna la pagina sui contenuti recenti, invece dei contenuti proposti che di solito sono messi lì dal punto di vista algoritmico per catturare la tua attenzione
- Blocca le pubblicità indesiderate, soprattutto di quelli che fanno promesse facili.
- Non leggere gli articoli proposti, per quanto controversi o polemici possano essere. Fai la tua ricerca da solo e verifica le fonti.
- Non lasciare utilizzare i social ad altre persone, niente password in comune. E vietarli ai bambini piccoli in ogni caso.
- Tieni i dispositivi (tutti) lontani dalla tua camera dal letto, in modo da non avere l’impulso a controllare, la classica FOMO…ma ne riparleremo in futuro di questo.
Alla fine chiediti
Perché sto usando i social? A cosa mi servono? Quali vuoti interiori sto cercando di colmare? Ricordatelo ogni volta che passi troppo tempo su Facebook o su altre piattaforme.
Per il resto usa i social per portare la gente verso canali che si possiedono tipo email marketing e creare così una relazione duratura.
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