Hai paura di metterti là fuori.

Hai paura di metterti in gioco.

C’è una lotta intestina tra il volersi mostrare e il volersi nascondere.

La conosco bene.

Per anni ho saputo che potevo dire qualcosa e avviare un cambiamento. Dire le cose come stanno e non le bugie markettare. Ma dall’altra parte volevo sotterrarmi, non dire niente, sarei stato giudicato.

Guarda, è successo con un canale youtube. Ho pubblicato 30 video e non ho fatto nessun tipo di promozione.

I contenuti erano abbastanza buoni, forse qualche imprecisione nel parlare, la telecamera così così…

Ma non era questo che mi bloccava. 

Da una parte volevo essere scoperto, dall’altra non volevo essere visto.

Un conflitto in piena regola.

Ho risolto tutto cancellando il canale.

E ho sbagliato. Ma so che alcuni di quei video mi possono essere utili anche adesso che ho i capelli corti…

Di cosa avevo paura nello specifico?

Guarda quanto è brutto! ma quei capelli da quanti anni non se li taglia? ma se li lava? no, guarda che sguardo triste che ha…si vede proprio che è depresso. Quel tizio non è normale….

Avevo paura delle critiche anche se non ne ho ricevuta nemmeno una, ma la possibilità di averla mi ha spinto a cancellare.

Invece avrei dovuto semplicemente fregarmene. Tanto si sa che ci sono gli hater qualunque cosa tu faccia.

Ho scelto un compromesso. Mi dedico alla scrittura, così posso comunque comunicare, del resto mi è sempre piaciuto scrivere.

Ma anche qui è un passo nell’ignoto ed è qui la vera lezione: vai verso l’ignoto, verso quello che non conosci.

Scrivi un libro, avvia un business e potresti ricevere merda addosso.

Lasciali criticare, ma tu vai nella direzione che ti rende vivo.

Quindi hai capito che è il giudizio degli altri che ti frena. Non a caso il parlare in pubblico è una delle paure più grandi dopo la morte, a volte alcuni preferiremmo morire che parlare davanti a un palco…

Ma gli altri pensano soprattutto a se stessi e se puoi aiutarli in qualche modo a risolvere qualche problema allora è tutto ok.

Devi andare avanti nonostante la paura

Altrimenti farai come me che per anni sono stato fermo e a volte mi pento di ciò e mi arrabbio (poi mi perdono)

Se ti fermi non saprai mai dove potresti essere fra 2 anni o 5.

Rileggi quest’ultima frase. Sul serio, rileggila.

Stando fermi sei immerso nella fantasia. Nel sogno di fare qualcosa che non fai.

Forse la paura non andrà mai via del tutto, ma qui puoi capire come gestirla.

Quindi inizia ora, fai quello che puoi con quello che hai.

Parti in piccolo, non è necessario un grande progetto.

Clicca qui per sapere come farlo diventare realtà, invece di credere alle storielle della tua mente.