La prima cosa da sapere

Questo vale per qualsiasi progetto creativo.

Cosa?

Quello che fai ogni giorno alla lunga farà la differenza!

Forse conviene rileggere la frase precedente. Magari stamparla da qualche parte.

Perché sono le piccole abitudini che nel corso del tempo ti portano dei risultati.

Nel mio caso la scrittura.

E lo si fa con la consapevolezza di non aspettarsi grandi articoli di qualità fin dall’inizio.

Perché ho capito che non puoi fare un lavoro eccellente se prima non fai un lavoro mediocre.

Migliori facendo, non pensando.

Ora ci sono tanti metodi per impostare delle abitudini, ma non sono qui per creare ulteriore confusione.

Non puoi stravolgere la tua vita pensando di cambiare dall’oggi al domani. Come chi a fine anno si promette di fare questo e quello e altro ancora e poi non fa nulla.

Si parte sempre da piccole abitudini, magari da una sola.

All’estero parlano di Mini Habits o Tiny Habits.

Potrebbe essere utile in questo caso un libro come quello di Luca Mazzucchelli: Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati.

Oppure Atomic Habits di James Clear.

Non starò qui a spiegare le piccole differenze fra i vari metodi, semplicemente fai qualcosa di piccolo ogni giorno.

Minuscole azioni verso il tuo progetto creativo.

Sapendo che qualsiasi progetto non sarà mai comodo e a volte bisogna agire nonostante il disagio

Bisogna essere dei guerrieri pazienti in un certo senso, senza stare a giudicare se si è perfetti o meno.

La resistenza, come la intende Pressfield, ci sarà sempre.

Sai, é quella vocina che ti dice: non è abbastanza, fai schifo a scrivere, non sei per niente utile, non sarai mai bravo come (nome famoso)

Quella stessa sensazione di disagio che ho adesso va combattuta pubblicando, nel tuo caso mostrando il proprio lavoro, qualsiasi esso sia davanti a qualcuno.

Solo così puoi migliorare.

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